Il lago di Castello di Godego si trova nell'area chiamata Baita al Lago; la maggior parte delle associazioni sportive utilizza il lago per gli allenamenti di freediving e per la conclusione dei corsi di subacquea. Le immersioni ricreative sono possibili grazie alle numerose piattaforme sospese a varie profondità.

La Grotta Elefante Biano è la sorgente Valchiusana più profonda d'Italia e con i suoi 186 metri di profondità è anche una delle più profonde del mondo.

Naufragio direttamente all'ingresso di Venezia da 10m a 16m di profondità. Corrente leggera, possibile scarsa visibilità. Vive almeno un pesce scorpione.

Lungo la Contrà Pria in Localita Arsiero, il fiume Astico ha creato tre canyon che raggiungono una profondità massima di 9 metri. Si può osservare l’erosione del fiume sulle pareti durante gli anni di attività

Piscina di acqua termale con piazzole posizionate a varie profondità (5-10-15 mt) e pozzo a 42 mt. E’ presente un tunnel centrale trasparente per visionare subacquei e apneisti in immersione.

Il rimorchiatore Romital era in navigazione da Novigrad a Triest nella notte del 20.12.1944. Vicino al promontorio di Savudrija ebbe un problema al motore e un'inondazione d'acqua. L'equipaggio fu tratto in salvo, ma il Romital fu attaccato da 4 aerei Beaufighter e colò a picco. Ora è il relitto più colorato dell'Istria settentrionale.

La nave da carico S/S Gilda, carica di magnesite e attrezzature a Triest, si incagliò e poi colpì una mina a 3,5 miglia nautiche a ovest di Punta Salvore (Punta Savudrija, Croazia) il 23 giugno 1915. La Gilda affondò in 3 minuti, ma senza perdite di vite umane. Si tratta di una nave di 26 metri, divisa in due parti che distano 48 metri l'una dall'altra.

Questo sito è un basso fondale roccioso in mare aperto dove si possono vedere alcuni dragamine della seconda guerra mondiale. Le spazzatrici meccaniche sono state scaricate lì dai pescatori locali. Si tratta di dispositivi per tagliare i cavi di ancoraggio delle mine navali ormeggiate.

Questo sito di immersioni vi riporta al passato. Oltre ai banchi di pesci della barriera corallina comune, si possono vedere i resti romani. Non c'è alcuna prova scritta di ciò che è accaduto qui, dando a questo sito un aspetto ancora più mistico.

Si tratta della più grande parete verticale della regione, con molte crepe, buchi e sporgenze dalla superficie fino a 20 metri di profondità. La maggior parte delle volte la visibilità è buona, la corrente è mite, e si può godere di una varietà di vita marina. Questo è uno dei siti di immersione preferiti dai subacquei locali.